Ringrazio i colleghi de “Il Mattino” per aver dato conto anche della mia ricerca su Palatucci contenuta in alcuni articoli pubblicati su L’Osservatore Romano.
Palatucci, polemiche su internet: salvò un solo ebreo
Le accuse hanno suscitato ondate di sdegno in Irpinia
Avellino, sabato 1° giugno 2013.
Giovanni Palatucci, ha spiegato uno studioso, è riconosciuto «giusto tra le Nazioni» per aver salvato una sola ebrea. Ma non sarà sicuramente una tavola rotonda organizzata dal «Centro Primo Levi» alla Casa Italiana Zerilli Merimò di New York a riscrivere la storia di Giovanni Palatucci. E le accuse che ambienti americani hanno, di recente, rivolto a quello che per lo Stato italiano è un eroe insignito della medaglia d’oro al merito civile, per lo Yad Vashem (Museo dell’Olocausto, ndr) un uomo Giusto e per la Chiesa un Servo di Dio, potenziale beato, hanno suscitato ondate di sdegno in Irpinia. Levata di scudi in difesa della memoria di Palatucci sulle pagine di facebook e in Vaticano con articoli dell’Osservatore Romano e di Avvenire a firma degli irpini Giovanni Preziosi e Angelo Picariello. Centinaia, a partire da quella di Rocco Buttiglione, sono state le testimonianze di figli e nipoti di ebrei salvati dall’ultimo questore di Fiume, che si sono detti “indignati” per il negazionismo e il revisionismo americano.
Giovanni Palatucci, ha spiegato uno studioso, è riconosciuto «giusto tra le Nazioni» per aver salvato una sola ebrea. Ma non sarà sicuramente una tavola rotonda organizzata dal «Centro Primo Levi» alla Casa Italiana Zerilli Merimò di New York a riscrivere la storia di Giovanni Palatucci. E le accuse che ambienti americani hanno, di recente, rivolto a quello che per lo Stato italiano è un eroe insignito della medaglia d’oro al merito civile, per lo Yad Vashem (Museo dell’Olocausto, ndr) un uomo Giusto e per la Chiesa un Servo di Dio, potenziale beato, hanno suscitato ondate di sdegno in Irpinia. Levata di scudi in difesa della memoria di Palatucci sulle pagine di facebook e in Vaticano con articoli dell’Osservatore Romano e di Avvenire a firma degli irpini Giovanni Preziosi e Angelo Picariello. Centinaia, a partire da quella di Rocco Buttiglione, sono state le testimonianze di figli e nipoti di ebrei salvati dall’ultimo questore di Fiume, che si sono detti “indignati” per il negazionismo e il revisionismo americano.